Arcani Maggiori

I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.

Gi arcani Maggiori:

I Tarocchi, sulla base delle fonti storiche in nostro possesso, già esistevano in Europa agli inizi del 1400, ma quando esattamente siano venuti alla luce e quale fosse la loro specifica finalità, nessuno lo sa con certezza, anche se molte sono le ipotesi fino ad oggi prodotte.

Incuriositi ed attratti dalle icone mute degli Arcani quasi vorremmo interrogarle, come per ascoltarne le voci.

La forza di cui é dotata la Donzella che doma il Leone; il sacrificio dell’Appeso; l’energia sprigionata dall’Eremita peregrinante; la Città del Sole, entro le cui mura fanciulli innocenti sembrano non conoscere il marchio del peccato originario; le trombe del Giudizio che annunciano l’avvento dell’Apocalisse e tutte le altre icone, verosimilmente, esprimono visivamente la speranza di rinnovamento della società che animava le sette eretiche del Basso Medio Evo.

Il geniale ideatore dei Tarocchi dimostra di avere grande dimestichezza con il mondo dell’occulto che riesce a tradurre nell’immediatezza dell’immagine, impreziosita dal fascino dell’enigma.

Questi Arcani costituiscono indubbiamente un sistema d’idee abbastanza complesso e profondo, che non può essere espresso chiaramente, ma deve essere velato e protetto, per non incorrere nella censura del tempo.

L’inventore dei Tarocchi già ha giocato con altre carte ludiche e sta pensando ad un mazzo di carte differente ove trasferire il sapere degli occultisti perché conosce l’estrema vulnerabilità dei Libri, sovente destinati ai roghi della macchina repressiva dei Tribunali della Santa Inquisizione.

Nel corso del processo creativo abbiamo fatto nostra l’ipotesi della genesi dei Tarocchi in un contesto medioevale, in una città che ospitava una comunità religiosa considerata eretica e pericolosa; all’interno di questa città abbiamo immaginato il nostro geniale inventore.

A nostro avviso la cultura dominante, quella cattolica-romana, per impedire che circolassero pericolose eresie, poteva anche avere bisogno di appropriarsi di un mazzo di carte per veicolare le sue idee; anche se disponeva di strumenti ben più potenti e già collaudati nel corso della sua storia millenaria.

Questa considerazione, alquanto semplice e fondata, ci ha confermato l’ipotesi abbracciata: che i Tarocchi sono il prodotto di una cultura alternativa, relegata ai margini della società civile e perseguitata, ma che successivamente ad opera dei ‘revisori’ dell’Inquisizione sono stati trasfigurati, adattati a delle precise finalità.

Curiosando allora nelle vicende storiche, siamo stati attratti dal “triangolo eretico”, entro il quale si era andata sviluppando la fede dei Catari, concentrati nella regione della Linguadoca, nella Francia meridionale.

Abbiamo fatto allora un viaggio sentimentale per captare l’atmosfera medioevale delle città di Lyon, Albi e Bèziers.

Nel corso di una sosta in un antico convento, per dare modo al nostro spirito di ritemprarsi, abbiamo visto con gli occhi dell’immaginazione il primo manoscritto originale che illustrava il significato degli Arcani Maggiori.

Quel testo ci ha catapultato in un mondo magico avvezzo a ricorrere a pratiche di varia natura, per sottoporre al proprio controllo le forze occulte presenti tanto nel mondo fisico, che nel mondo psichico.

La Magia, per sua natura riservata a pochi iniziati, ancora oggi riesce ad attirare l’attenzione del popolo che cerca una risposta ai suoi problemi quotidiani e domanda filtri d’amore, amuleti contro i nemici, e chiede di parlare con i defunti e conoscere il proprio futuro.

I Tarocchi sono stati indubbiamente uno degli strumenti più potenti e complessi della Magia, una sorta di “summa filosofica”, che insegna come potere agire sulle forze del Male e su quelle del Bene. Il manicheismo costituisce l’asse portante di ogni eresia ad esso successiva, compresa quella dei Catari.

Nella mitologia manichea il Dio del Male possiede enormi poteri che la fantasia popolare, alimentata dalla superstizione, ingigantisce, al punto che il Dio del Bene, a tratti, diventa una figura del tutto impotente di fronte alle risorse dell’avversario.

Alcuni sostengono che nell’animo umano le forze del bene e del male si scontrano, senza mai prevalere in maniera definitiva, e che questo “dualismo etico” é stato proiettato sul piano cosmologico-metafisico, originando il pensiero manicheo.

Nel complesso, ma logico sistema di pensiero che sta alla base degli Arcani, ci siamo convinti che il nucleo originario sia costituito dal “filone magico manicheo” e che il Dio del Male, i cui antagonisti sono gli Dei e le forze positive della natura, ne é il centro ispiratore.

I Tarocchi, uno degli strumenti più tipici della Magia, dopo la loro comparsa sono stati per così dire ‘unti’ dal carisma del credo cattolico e sottratti così ai suoi legittimi ideatori.

Noi siamo convinti che icone come “il Papa”, “la Papessa”, “la Torre” siano il frutto di una revisione successiva del mazzo di carte originario, perché i Tarocchi appartengono alla sfera della Magia e solamente dopo saranno contaminati dal fervore della religione.

Il “nucleo magico” degli Arcani, considerato pericoloso, nel corso degli anni successivi alla loro prima comparsa, è stato ‘cristianizzato’ con tanto di Virtù Teologali e Fulmini scagliati da Dio.

I ‘revisori’ dell’Inquisizione hanno giudicato i Tarocchi un potente strumento per accedere all’inconscio collettivo e pertanto hanno cercato in ogni modo di cancellare l’ originaria patina eretica.

Nei Tarocchi - grandi contenitori di idee - sospesi tra magia e religione, indubbiamente confluiscono diverse correnti di pensiero e simbologie disparate.

Per la loro struttura ‘aperta’ e natura enigmatica, gli stessi Arcani consentono interpretazioni differenti e tra loro anche contrastanti.

Noi ci sentiamo di sottoscrivere l’affermazione che nessuna creazione di pensiero ha mai raggiunto le vette di questa mirabile e straordinaria composizione iconografica, suggestiva proprio perché parla al nostro inconscio e ci mette in contatto, attraverso vie misteriose, con i grandi problemi sempre dibattuti dall’uomo di tutti i tempi.

Dicono i Tarocchi a chiare lettere che il Male é più tangibile del Bene e che l’ascesi spirituale dell’uomo é probabile, ma difficile, che nel suo itinerario l’uomo é solo con se stesso e può contare soltanto sulle forze interiori e su quelle che saprà captare dalla natura.

Ma il bello degli Arcani é proprio questo: costituiscono un Libro senza fondo, di cui non si può scorgere la parola fine.

 

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