I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.
La Luce incanta di meraviglia
e suscita l’emozione del vento
di libeccio che attraversa
il mattino dell’alba.
Un arcobaleno pennella
l’orizzonte bagnato di pioggia
coi colori dell’iride.
Un’ultima stella, messaggera
delle facelle della notte,
saluta il risveglio lento del Sole,
sommerso da un girotondo lieto
di nuvole sparse.
Il nuovo giorno
é messaggero di speranza
per la comunità itinerante
dei Catari senza terra.
Perseguitati, ancora ricordano
il Grande Massacro,
alimentato dagli incubi della Notte,
avvolta dalle fiamme dei Roghi purificatori.
Vagheggiano una nuova città,
nel nome eterno del Sole,
con ciclopici massi
per proteggersi dalle persecuzioni future.
Sognano un Regno di liberi ed eguali fratelli
senza bandiere sovrane
senza sacerdoti e soldati.
Un aedo li guida verso il nuovo Destino,
alla ricerca della magica Lira,
capace, con l’incantamento delle sue note,
di animare le pietre inerti
benedette dal Sole.
19 fanciulli e fanciulle nudi,
figli d’amori propiziatori,
danzano entro una corolla
di fiori multicolori
e cantano delle delizie della Città
dalle ciclopiche mura,
costruite con la possente forza dell'Elio.
Il Sole comincia a sorgere e poco dopo la Luna si fa più eterea e sbiadita sino a sparire.
L’Astro più luminoso di tutti oscura la Luna, come questa è stata capace di oscurare le Stelle.
Ci si sente subito rincuorati dalla tiepida luce che illumina il cammino.
La natura trasparente e sincera del Sole, la sua funzione vitale ed insostituibile sono espressi efficacemente dal rispettivo simbolo alchemico, che sembra focalizzare un unico centro generatore di luce, attorno al quale ruotano tutti gli astri estremamente più freddi.
La sua essenza non ammette discussioni, non genera equivoci o dubbi di sorta. Il Sole è l’unica vera forza benevola visibile dell’universo di fronte a cui ci si deve inginocchiare in terra in segno di gratitudine ed affetto perché la sua vista ci riempie di ottimismo e felicità.
Generosa e sincera creatura il Sole sta dispensando una pioggia d’oro copiosa e incessante che ricade in un sereno Giardino circolare, entro il quale 19 fiori di diversi colori formano come 19 corone circolari. La pioggia si condensa in 19 Pietre Filosofali indistruttibili: simbolo della Grande Opera degli alchimisti che si propongono di redimere l’uomo, di rigenerarlo dalla sua caduta originaria attraverso la divulgazione dell’ “Oro spirituale”, prodotto dall’osservanza della loro dottrina. Si può ascoltare la melodiosa Voce di un’arpa animatrice che un alato Cupido, assiso su di un globo di puro oro posto nel mezzo del Giardino, sta suonando. Le pietre grezze prendono vita, si librano in aria e iniziano la costruzione di un muro che delimita il Giardino, ponendolo al riparo da ogni influenza ostile. All’interno del Giardino protetto, sull’erba, due ragazzini, un maschietto ed una femminuccia, giocano, ridono, scherzano, si rincorrono spensierati. Si muovono, ma i loro piedi delicati sfiorano l’erba senza calpestarla. Ogni loro gesto è spontaneo, istintivo e naturale. Le loro menti sono aperte. Esposte ai benefici raggi solari non hanno niente da nascondere, né agli altri, né a se stessi; conoscono e si conoscono. Le mura che delimitano il Giardino proteggono una comunità ideale libera da ogni intolleranza ed ingerenza esterna ed indicano chiaramente al di fuori l’esistenza di una realtà diversa, sotto l’egida del Male. Quei due bambini sono i precursori di una nuova condizione umana, ma il nuovo Eden è riservato ad una minoranza. L’élite della Città del Sole non è libera di uscire; resta prigioniera del proprio mondo, come l’oro della Torre Alchemica riservato a pochi iniziati. La minoranza eletta e privilegiata che vive nella Città del Sole conferma l’esistenza di un principio basilare che domina nel Mondo: il principio della disuguaglianza in base al quale tutte le creature non sono uguali, neppure naturalmente; ma sono in parte determinate da precise circostanze ambientali, e ricevono una sorta di condizionamento culturale, che ne uniforma il modo di pensare, inoltre sono differentemente dotate di capacità fin dalla nascita e raggiungono livelli di sviluppo mentali differenti. Il Sole indirettamente conferma che “tutti non sono uguali neppure davanti alla Legge” e che il Regno della Giustizia è assai ristretto, limitato e circoscritto a quella Città amena e verdeggiante. Quel Regno ancora deve nascere, qualcuno deve procurarsi alleati potenti e lottare per instaurarlo.
Tale analisi è del resto confermata dalla Cabala, in base alla quale i principi astratti della Giustizia devono essere sorretti dalla Forza per trovare un’applicazione in una società illuminata dal Sole.
8 + 11 = 19
Lo stendardo svolazzante dei Catari svetta dalla rocca più alta della Città del Sole dove anche gli adulti giocano e tornano bambini in quel Giardino riservato agli eletti, ai fortunati. Ma il Mondo deve essere rigenerato dalle fondamenta e i migliori non possono illudersi di essere i prescelti solo perché la Ruota della Fortuna li ha beneficiati. Anche l’Eden protetto va visto con maggiore distacco, bisogna fare trionfare la Giustizia, eliminare la schiavitù della Morte, smascherare il Diavolo, spalancare definitivamente le Porte del Tempio della Conoscenza.
Bisogna andare avanti, come il Folle, anche oltre la luminosa Città del Sole, oltre l’incanto della Luce ed attingere l’abisso della Verità per recuperare l’essenza smarrita.
1 > 9 = 19
L’accostamento del Numero 1 al Numero 9 definisce la natura del Numero 19, ove l’energia originaria del Mago, unita alla luce sempre splendente dell’Eremita, si trasferisce dal piano del microcosmo alla dimensione del macrocosmo, personificato proprio dal Sole.
Questo Arcano completa il ciclo cosmico e mostra un sole splendente che stende i suoi benefici raggi su di un giardino dove danzano sorridenti due fanciulli nudi, un maschietto ed una femminuccia. Le casta nudità dei fanciulli sottolinea come gli eletti - dopo il peccato commesso da Adamo – hanno recuperato la sessualità originaria e non sono più condizionati da proibizioni e tabù sessuali. Il muro che delimita il giardino è necessario ai cultori delle scienza esoteriche proprio per conferire alla società dorata baciata dal Sole un’impronta èlitaria. Il muro è comunque una barriera, una protezione, delimita uno spazio, circoscrive un gruppo privilegiato di iniziati, di Alchimisti che propugnano un sapere riservato solo a pochi eletti. Sempre il muro ci rammenta il regno dell’Utopia, dunque un progetto che deve essere difeso ad ogni costo, perché oltre quella barriera, che può essere anche fragile e facilmente sormontata, c’è il dilagare della barbarie. Il muro, perfettamente legittimo, è riconducibile a chi ha conquistato una sorta di condizione comunque precaria di “sapere privilegiato”. Il giardino simboleggia anche l’Eden degli albori della vita a cui questo Arcano allude.
Il Sole è l’astro che con il suo calore rende possibile la vita sul pianeta. Egli svolge un ruolo fondamentale. Egli occupa il centro astronomico attorno a cui tutto ruota. Se l’uomo non fosse uscito dallo stato di natura, simboleggiato dal Sole, non avrebbe provato vergogna del proprio corpo e non avrebbe eretto muri per proteggersi da eventuali nemici.
E soprattutto non sarebbe stato solo con la propria volontà di potenza, ma avrebbe avuto il conforto della comunicazione con le altre specie dalle quali ora è praticamente escluso.
Dopo il peccato originario l’uomo è stato isolato e riesce a comunicare solo in virtù del linguaggio. Le altre specie si compenetrano e per comunicare non hanno bisogno della parola, sentono, intuiscono, osservano, sono sensitive e captano il flusso della coscienza e dei pensieri. La vita è organizzazione dal semplice al complesso.
L’ organismo uomo è il risultato di un processo, è a + b +c +..ecc.. e in lui c’è l’ossigeno e l’idrogeno e il carbonio e l’azoto e il fosforo e il silicio originario, che già di per sé hanno una coscienza ed hanno reso possibile il formarsi di una creatura. La Luce, benefica e vitale, accompagna sempre i grandi progetti di rinnovamento dell’umanità. Sotto lo sguardo benevolo del Sole maturano nuove speranze e crescono grandi ideali. Allevati al culto dei sacri raggi, i “figli del Sole” giocano come fanciulli, in un giardino ricco di frutti. La terra, non più avara, sembra essere tornata rigogliosa; abbondanti e fresche sono le acque e anche la temperatura dell’aria ha raggiunto il giusto punto di equilibrio tra i rigori del freddo e il caldo soffocante.
19=1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11+12+13+14+15+16+17+18+19 = 190 = 1+9+0 = 10
Frazionando il Numero 19 secondo le note regole della cabala, avremo le ‘valenze’ dell’uno, del nove, dello Zero e il ‘‘riflesso’ dieci. Il Sole svolge un ruolo primario riconducibile a quello del Mago. Illumina e riscalda al pari della lanterna dell’Eremita. Guarisce il Folle che dà il suo contributo positivo in originalità, fantasia e creatività. Il rapporto tra il Sole e la Ruota del Divenire è sostanziale, nel senso che il Divenire è reso possibile dal ruolo cosmico svolto dal Sole che è la primaria fonte di energia del Mondo e di tutte le creature che lo popolano. Sono queste le verità elementari sotto gli occhi di tutti che i Tarocchi ribadiscono.
1 + 18 = 19
Il Mago è il punto di partenza del processo generativo, è l’essenza primaria che manipola i 4 elementi fondamentali e dà vita alla Terra, il cui nome è Gea. Questo ruolo sul piano cosmico è assimilato e svolto dal Sole, creatura vivente ed intelligente. La Luna, astro freddo per eccellenza, riflette la luce del Sole e completa il sistema Gea – Luna – Sole. L’operazione cabalistica mette in relazione le tre creature che formano un sistema indissolubile.
2 + 17 = 19
I dualismi naturali, come la luce e la notte, sono riconducibili al Sole che è anche una Stella, quella a noi più vicina, il simbolo del firmamento. Il Sole, con la sua luce svolge il ruolo attivo delle Stelle e spalanca le Porte del Tempio della Conoscenza, mette in evidenza le contraddizioni che giacciono nascoste nel profondo della psiche, sotto cui l’Inconscio si cela.
3 + 16 = 19
La Dea del Cielo trasferisce il suo ruolo e la sua funzione sul piano cosmico nel Sole, che è paragonabile al Figlio degli Dei, partorito dall’essenza della Stella che si è incarnata. Se la Torre rappresenta l’equilibrio, la perfezione del manufatto opera dell’uomo, parimenti il Sole è assimilabile alla Torre sul piano cosmico perché rende possibile l’equilibrio e la gravitazione universale.
4 + 15 = 19
I 4 Elementi fondamentali scaturiscono direttamente dal Sole, ne sono l’emanazione. La conquista dell’Oro alchemico non può prescindere dal possesso delle 4 Virtù Ermetiche da cui dipende ogni tipo di trasformazione. La presenza del Diavolo può avvilire il valore morale dell’Oro alchemico e ridurlo a pura ricchezza materiale, indispensabile per arrivare al dominio del Mondo.
5 + 14 = 19
L’Alchimista soltanto, che opera sulle trasformazioni dal sottile al denso, è in grado di intervenire sulla Quintessenza, di liberarla, di farla venire alla luce: operazione indispensabile per la produzione dell’Oro alchemico, su cui brilla la stessa essenza del Sole.
6 + 13 = 19
L’Innamorato incarna anche la libertà, perché può scegliere tra due percorsi differenti. Anche il passaggio attraverso la morte corporale segna un momento importante che implica una scelta etica integrale: la reale possibilità di crescita morale e di sviluppo morale, o il persistere sulla via della materialità corruttibile. Solo il saggio, il puro di spirito riesce a coniugare con pari dignità questi due passaggi fondamentali della propria vita ed approdare alla conquista dell’Oro alchemico.
7 + 12 = 19
La sintesi perfetta è simboleggiata dal Carro su cui viaggia il messaggero degli Dei. Solamente colui che sa ascoltare la Voce degli Dei e parimenti riesce a percorrere la strada intrapresa dall’Appeso potrà vedere e generare il prezioso Oro alchemico. La medesima forza dell’elio che imprime velocità al Carro brilla sul viso estasiato dell’Appeso al culmine del Sacrificio.
8 + 11 = 19
L’Equilibrio, simboleggiato dal Numero 8, si riflette anche sul piano cosmico e diventa parte integrante del Sole attorno a cui ruotano tutti i pianeti. La Forza del Sole, al pari di quella della Donzella, non conosce ostacoli di sorta e viene emanata e dosata con equilibrio, amministrata con saggezza. Anche il possesso dell’Oro alchemico non può che scaturire dal Saggio che coniuga il giusto equilibrio con la forza interiore.
9 + 10 = 19
La instancabile ricerca pone l’Eremita di fronte alle alterne sorti della Ruota del Divenire e agli enigmi proposti ai passanti dalla Sfinge. Questo arduo percorso consente di attingere alla Pietra Filosofale, all’Oro dei saggi. Parimenti il Sole illumina il Mondo, come la lampada dell’Eremita illumina il suolo mostrandone le asperità e le insidie nascoste. Alla Luce del Sole corrisponde quella della Lanterna dell’Eremita. L’infinitamente grande e l’infinitamente piccolo si corrispondono. Il macrocosmo si riflette nel microcosmo. Il Mondo, il Numero 10 - sta nel mezzo - tra il 19 e il 9 - rischiarato dal calore del Sole ed illuminato contemporaneamente dalla Luce dell’Eremita.
.1. - .2 .- .3. - .4. - .5. - .6. - .7. - .8. - .9.
18 - 17 - 16 - 15 - 14 - 13 - 12 - 11 - 10
19 - 19 - 19 - 19 - 19 - 19 - 19 - 19 - 19
La Cabala mostra che il Numero 19 riassume tutti i primi nove Numeri crescenti e i secondi nove Numeri decrescenti in misura costante, ossia il Sole scaturisce dalla somma del primo Numero crescente 1 col primo Numero decrescente 18, dalla somma del secondo Numero crescente 2 col secondo Numero decrescente 17, dalla somma del terzo Numero crescente 3 col terzo Numero decrescente 16, e così via fino alla somma del nono Numero crescente 9 col nono Numero decrescente 10. Il Sole dunque abbraccia e fonde in sé queste due serie numeriche e praticamente pone fine al percorso dei Grandi Arcani che descrivono tutti i fenomeni fisici e psichici esistenti, al pari del Sole che illumina i nove pianeti del suo sistema. Potremmo visualizzare infatti nelle due serie di Nove Numeri, sia i Nove pianeti che ruotano attorno al Sole, che le Nove Qualità indispensabili che sottintendono l’intero sistema dei Tarocchi.
La Città del Sole dei Catari, prediletta e cerchiata di mura merlate, indica un cambiamento profondo nelle abitudini di vita, nei valori quotidiani, nelle istituzioni che vengono smantellate per restaurare l’Anarchia delle Origini.
Se il quinto Arcano del primo ciclo, il Gerofante personifica il sacro e dialoga col Dio invisibile; se il quinto Arcano del secondo ciclo, l’ Appeso prende invece in esame la figura dell’eretico che indica la presenza del sacro nelle forze della natura da cui tutti dipendono ed attribuisce alla stessa spiritualità e intelligenza; il quinto Arcano del terzo ciclo ci mostra la Luce del Sole: il dio visibile e tangibile.
Pubblicizza la tua Attività su questo sito Compila il MODULO online
© 2016 - E’ severamente vietato copiare e/o riprodurre il testo presente in questa pagina anche in minima parte in quanto coperto da copyright.
Saranno intraprese azioni legali verso ogni illecito.