I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.
Immobile l'Innamorato
sembra incantato
dalle Grazie e dalle lusinghe
di due attraenti fanciulle
che, come mitiche Sirene,
hanno paralizzato la sua volontà
e legato il suo corpo
coi lacci di un canto ammaliatore.
L'Amore ti prende dentro
e ti fa ardere di voluttà
come una candela nuda e splendente.
Coi baci cerchiamo di dissetarci
alla Fontana di Cupido
e corriamo dietro all'eterna giovinezza
per ingannare le rughe del tempo.
Il dominio delle passioni dura un attimo
e poi ridiventiamo schiavi
delle carezze d'amore
e il nostro corpo si appesantisce
sotto il fardello degli abbracci
ed invecchia tradito
dalla perdita dei fluidi amorosi.
L'Innamorato resta preso
nel labirinto esagonale
dove assapora la seduzione,
della bellezza femminile.
Sommerso dai misteri del sentimento,
non riesce a liberarsi dalla malia
che immobilizza il suo spirito
e pietrifica la sua carne.
Apprendiamo a disegnare sulla sabbia
i due triangoli che si intersecano:
quello con la punta rivolta verso l'alto
e quello capovolto;
e su ognuna delle 6 punte della stella
lasciamo cadere
una parte della nostra fibra,
fino a confonderci
con l'impronta tracciata,
per ascoltare la Voce degli Dei
che abbiamo disconosciuto
nel corso del nostro presuntuoso cammino.
Discende con passo soave lungo un ameno sentiero, serpeggiante attraverso un prato fiorito. Veste un velo sottilissimo e trasparente che a tratti lascia intravedere un corpo nudo e sodo dalle belle forme. I capelli rosso-rame sono sciolti, lo sguardo sensuale ed invitante. I lineamenti non regolari rendono la giovane donna ancora più seducente. Il sorriso, alquanto enigmatico, sembra fatto apposta per richiamare l’attenzione della più indifferente ed insensibile delle creature. L’andamento non tradisce emozioni, la postura è alquanto studiata. Può sembrare una ricca principessa che discende a valle, dopo aver trovato refrigerio al fresco delle montagne, o una gentildonna esperta e raffinata che fa di tutto per farsi notare.
Proprio sul crocevia di due strade, che si biforcano in un pianoro assolato, un giovane viene a trovarsi sul cammino della donna per caso e subito ne rimane affascinato. Si ferma per darle strada ammirato. Se ci fosse un pantano da attraversare, volentieri offrirebbe la sua candida camicia per evitarle di sporcarsi le estremità nude, delicate e perfettamente curate e certamente la sorreggerebbe tra le braccia per aiutarla a guadare le acque di un eventuale ruscello.
Quasi nel medesimo istante il giovane nota un’altra donna comparire da un arido sentiero che s’inerpica tra le nude rocce e porta fin su la vetta del lato brullo della montagna, esposta ai rigori dei venti del nord e battuta dai temporali invernali. Questa seconda presenza muliebre è più matura ed avanti negli anni, dall’espressione traspare un’aria materna ed imponente, una coscienza ferma, un’etica rigorosa, una forza interiore che può nascere dal suo stato sociale, unito alla sua esperienza, o che le deriva dalle sue conoscenze esoteriche. Non si capisce perché ha scelto la via meno agevole per salire in alto e cosa mai faccia in quella parete scoscesa e pericolosa, che sta affrontando con grande sicurezza e senza ricorrere ad appoggi artificiali. Ferma nelle gambe e sorretta da una grande energia interiore, ha tutta l’aria di conoscere bene il cammino e le sue insidie. Guarda il giovane, come per invitarlo a proseguire nell’ardita escursione; non pare avere bisogno di aiuto alcuno, bensì sembra volergli trasferire qualche sensazione piacevole e segreta, a lei nota, e pare voler condividere con lui l’emozione di un’ascesa in mezzo alle asprezze della natura.
Il giovane si sente osservato e prova subito una certa curiosità verso la seconda donna, così esperta ed enigmatica, in grado di avventurarsi da sola su quel versante arido della montagna. In cuor suo lamenta che quel duplice piacevole incontro, casuale ed inaspettato, sia avvenuto nel medesimo frangente. Desidererebbe fare la conoscenza dell’affascinante femmina e nel medesimo tempo ascoltare la voce della donna matura. Entrambe le donne esercitano un’attrattiva differente. E’ consapevole che da un lato è calamitato dalla seduzione del corpo e dalla promessa di piaceri sensuali raffinati; dall’altro lato pregusta piaceri intellettuali e subisce il magnetismo esercitato dalla conoscenza. Non si sente fortunato per essersi trovato in quella situazione imprevista, che richiede una soluzione rapida ed una scelta immediata. Sente che non sarebbe in grado d’ignorare l’attrazione esercitata su di lui dalle due donne. Deve decidersi al più presto, perché sia l’una che l’altra hanno tutta l’intenzione di proseguire nel loro cammino. Comincia a pensare ad uno stratagemma per fermarle insieme, proprio sul crocevia, ma si sente ridicolo. Con ciò paleserebbe la sua indecisione e quasi certamente tutte e due passerebbero oltre, per proseguire lungo il sentiero prescelto e mai più lo degnerebbero di uno sguardo. Il crocevia le avvicina sempre più e stanno approssimandosi di più anche a lui, che si è fermato, dimenticandosi dei suoi progetti e del perché si è recato in quei paraggi e dell’urgenza di incontrare alcune erbe rare che, secondo quanto si dice, impediscono al corpo d’invecchiare per sempre.
Dal collo del giovane pende un amuleto costituito da due triangoli, che si intersecano: il primo ascendente e dorato richiama il simbolo alchemico del Fuoco e indica il cammino della Redenzione; mentre il secondo discendente e argentato rammenta il simbolo alchemico dell’Acqua e simboleggia il cammino contrario dell'incarnazione.
Avverte il giovane la sensazione di un duplice innamoramento e intravede un sorridente Cupido alato pronto a scoccare due frecce consecutive dirette al suo cuore. Frattanto l’impulso conflittuale cresce, le pulsazioni aumentano, la sudorazione diventa abbondante.
Prova la netta sensazione di essere calamitato contemporaneamente verso le due donne da una forza ipnotica misteriosa che fa vibrare il suo cervello.
L’ amuleto dell’Innamorato, conosciuto anche come “sigillo di Salomone”, descrive la Natura del Numero 6 e nasce dalla sovrapposizione parziale di due triangoli equilateri: uno con il vertice rivolto verso l’alto ed uno verso il basso.
L’Arcano Numero 6, più che visualizzare l’atto stesso dell’innamoramento, illustra il libero arbitrio dell’essere umano, la possibilità che ha di scegliere tra due percorsi differenti, qui simboleggiati dalle due donne, verso cui il giovane Innamorato si sente attratto. Se è vero che il messaggio dell’Arcano pone l’accento sulla conflittualità; è altrettanto vero che ci sono molte risorse e potenzialità sopite nella figura statica, ma interiormente dinamica dell’Innamorato che si trova dinanzi ad una doppia realtà affascinante che non riesce a padroneggiare completamente.
Se potessimo usare liberamente le nostre potenzialità e interpretare senza condizionamenti lo spirito originario simboleggiato dall’Innamorato potremmo anche capire qualcosa di più di noi stessi e del Mondo, ma questo non deve accadere: il Tempio della Conoscenza, di cui ci parla l’Arcano Numero 2, deve rimanere inviolato e devono proliferare le superstizioni ed ogni forma di alienazione. E’ l’Inconscio collettivo che vigila sul nostro cammino, è lui quello che ci paralizza e ci mette dinanzi i dualismi esasperandoli fino alla paranoia dell’impotenza; mentre la figura schietta ed autentica dell’Innamorato è densa di speranza, di curiosità, di voglia di vivere e di conoscere. Sono i divieti e i tabù codificati a bloccarlo, quelli scritti nei Sacri Libri e quelli invisibili scritti nel fondo della propria psiche.
La Dicotomia Amore-Conoscenza è un prodotto culturale artificiale del Popolo degli Scriventi che intendono plasmare i comportamenti del Popolo dei Parlanti.
Anche la Dicotomia Fede-Ragione, prodotto dalla teologia e rafforzato dagli ‘scriventi’ ha la stessa funzione di ogni Dicotomia culturale: produrre una frattura con lo Stato di Natura.
Lo stesso amuleto che pende dal collo dell’Innamorato ne è il simbolo emblematico ed esprime rafforzando ogni Dicotomia, la quale ha pure una sua giustificazione naturale: basti pensare a luce - notte, caldo - freddo.
L’Arcano in maniera sottile ci indica che la virtù sta nel mezzo, non dovrebbero prevalere né la ricerca esasperata del piacere carnale, né la mortificazione della carne, in nome della ricerca della Verità intellettuale.
La fuga dal Corpo verso le alienazioni mistiche è altrettanto pericolosa quanto una vita vissuta nel perseguimento di beni materiali effimeri. Non va dimenticato che il Corpo invece va potenziato nella sua totalità e che le facoltà intellettuali scaturiscono dal Corpo.
3 + 3 = 6
L’equivalenza cabalistica conferma che il Numero 6 scaturisce dal doppio incontro del Numero 3, visto nelle sue forme più estreme: l’Amore Sacro e l’Amore Profano, di cui la Dea è la sintesi più perfetta.
L’Innamorato avverte in pieno il fascino delle due donne che personificano l’Amore Sacro e Profano, egli è come il segno + posto in mezzo ai due 3, che lo attraggono in ugual misura. Il dilemma, la difficile scelta, l’impossibilità di sottrarsi all’attrazione esercitata dal “cammino dei sensi” e dal “cammino della mente”, costituiscono una fase che ogni uomo attraversa e che, prima o poi, deve essere superata.
L’Innamorato infatti non può restare eternamente bloccato, anzi è logico che faccia una scelta iniziale e che poi torni di nuovo sul punto di partenza e cambi idea per approdare ad una soluzione differente dalla precedente, e non è detto che non torni di nuovo indietro sui suoi passi. Una scelta astratta e puramente teorica sarebbe del tutto irragionevole e senza fondamento.
Le oscillazioni dell’Innamorato scaturiscono anche da una legittima voglia di sperimentare, di cambiare opzione in nome della Libertà.
L’Innamorato personifica soprattutto il libero arbitrio, la volontà che costruisce giorno per giorno il proprio cammino, in base ad una valutazione personale dei fatti, senza condizionamenti esterni di sorta, imposizioni, suggerimenti di altri, non sempre disinteressati ed obiettivi.
Se il Numero 4 e 5 finivano per imporsi sugli altri con piglio autoritario in nome dei principi che rappresentavano, il Numero 6 spalanca le porte alla Libertà e chiama in causa le responsabilità e le scelte individuali.
Se il Numero 4 e 5 finivano per imporsi sugli altri con piglio autoritario in nome dei principi che rappresentavano, il Numero 6 spalanca le porte alla Libertà e chiama in causa le responsabilità e le scelte individuali.
Se il Pentacolo aveva una forza totalizzante, per il fatto che il 5 unificava i 4 Elementi primordiali; l’amuleto dell’Innamorato sottolinea invece la costante e tormentata Dicotomia dell’esistenza che pone l’Uomo al centro di una difficile scelta che lo obbliga a confrontarsi con gli opposti cammini dei sensi e della mente.
L’amuleto non è un segno vittorioso, più che altro ricorda il difficile cammino dell’uomo in questa vita. Se è vero che l’Uomo, il più delle volte, persegue i Piaceri corporali, non può ad esempio ignorare l’arduo e stimolante cammino della Conoscenza intellettuale. Quotidianamente si sente responsabile, chiamato in causa, osservato, mentre decide ed opera; ma a giudicarlo non è nessun tipo di tribunale, bensì la sua coscienza morale.
Due sono le prospettive morali aperte dalla configurazione dell’amuleto:
- la punta rivolta verso l’alto indica la crescita spirituale dell’individuo che persegue la vittoria del Bene;
- la punta rivolta verso il basso al contrario indica l’egoismo di chi vede solamente il lato materiale dell’esistenza e si serve di ogni mezzo per dominare gli altri e ricorre, per lo più, alle forze del Male.
Lo stesso Gerofante può spingere gli uomini verso Satana, ma può indirizzarli anche verso il Bene spirituale. Nessun Arcano può sfuggire al dilemma che attraversa quotidianamente l’Innamorato. La doppia prospettiva dell’Innamorato impregna anche le basi dello stesso Potere esercitato dall’Imperatore, il quale può optare per un “giusto operato”, o farsi forte della sua autorità e agire ingiustamente, ignorando il “diritto naturale”.
1 + 5 = 6
L’Innamorato ha ereditato l’attività frenetica esplorativa del Numero Uno e come il Mago possiede un’energia spermatica che deve essere incanalata nella direzione certa, ma nello stesso tempo rimane paralizzato dal Gerofante che rafforza i sacri divieti scritti nel suo inconscio a lettere cubitali. Sospinto dalla volontà creatrice del Mago che non conosce confini e bloccato dai tabù culturali che ne limitano l’azione, l’Innamorato non sa decidersi.
2 + 4 = 6
L’Innamorato subisce i dualismi insiti nel Tempio della Conoscenza di cui la Vestale é custode e questo già di per sé lo immobilizza, perché non sa decidersi per una risposta definitiva; nello stesso tempo, come l’Imperatore, vuole esercitare il suo pieno Potere sul Mondo; in più possiede le 4 Virtù ermetiche, ma queste sono oscurate dai dualismi della sua coscienza. Contemporaneamente l’Innamorato é attratto sia dalla voglia di conoscere il Mondo, che dall’ ambizione di dominarlo.
In relazione all’Innamorato, il Mago e l’Imperatore svolgono un ruolo attivo di stimolo, mentre al contrario, lo Gerofante e la Vestale, svolgono un ruolo passivo, di freno, di inibizione.
3 + 3 = 6
Considerando che la Dea é per metà attiva e per metà passiva essendo prossima a dare alla Luce un Figlio; possiamo intendere meglio l’equivalenza dove l’Innamorato riflette il ruolo creativo ed attivo della Madre, che dà tutto per la propria creatura, ed é sacrificata alle esigenze del Figlio, egoista al massimo, che vuole tutto per sé. Il Numero 3, per sua Natura attivo e passivo nel medesimo tempo, si manifesta nella doppia coscienza dell’Innamorato.
1 + 5 = 6
2 + 4 = 6
3 + 3 = 6
Il Numero Sei in tutti e tre i casi unifica sempre un numero attivo - Uno, Quattro e Tre - con un numero passivo - Due, Cinque e Tre.
6 = 1 + 2 + 3 + 4 + 5 + 6 = 21
La cabala è sempre illuminante, ci mostra infatti come il Numero 6 vada a confluire direttamente nel 21, numero che significativamente abbraccia tutto il complesso sistema dei Tarocchi.
Il 6 diventa il minimo comune denominatore dell’intero sistema, che non può sfuggire al perenne dilemma dell’Innamorato. Solo il 21, come vedremo, produrrà un effettivo cambiamento, totale e radicale e solo il 21 segnerà l’effettivo superamento della ‘logica’ dell’Innamorato.
Dunque ogni Arcano ha una valenza ‘positiva’ e ‘negativa’ nello stesso tempo e solamente la situazione specifica nel suo complesso può dirci quale è la valenza che prevale.
Questa ultima equivalenza ci dice anche che le due vie possono portare ad una soluzione diversa e originale, totalmente nuova di cui il Numero 21 è l’espressione visiva.
Come il 2 si rifletteva nel 3, così il 6 si riflette nel 21.
Questo Arcano denota nella sua negatività difficoltà di scelta, indecisione, immobilismo, incapacità di andare avanti, scarsa personalità, poca intraprendenza, dipendenza dai sortilegi amorosi, attrazione patologica verso il proibito.
L’Innamorato nella sua positività significa altresì passione, innamoramento, libero arbitrio, rispetto per le esigenze corporali e spirituali, amore nel senso più pieno e totalizzante, che sa dare e ricevere.
Grazie all’Innamorato l’Amore va ricostruito nella sua doppia Natura originaria, che è propria del Numero 3 e che va accettata integralmente senza avvilire l’anima e penalizzare il corpo.
L’Amore comporta un riconoscimento della duplice Natura umana che è corporale e spirituale insieme. La soddisfazione del corpo potenzia lo spirito e viceversa. Ogni morale repressiva non solo nega una componente dell’Amore, ma anche ‘sacrifica’ quella parte importantissima che è il corpo.
In termini di flussi energetici, la stessa ‘energia’ che è sufficiente per produrre sperma, può essere spesa per produrre una “idea vivente”.
L’idea astrale individuale può trasformarsi in collettiva, se a produrla sono un gruppo di persone, o un intero popolo.
Comunque il contenimento dell’energia “spermatica fisica e psichica”, è dannoso alla salute ed innaturale, mentre un flusso moderato di tale energia provoca in ogni caso un benefico e salutare piacere.
Le mortificazioni corporali (tipo prolungati digiuni, flagellazioni, castità assoluta) non migliorano la persona elevandone lo spirito, piuttosto la sospingono forzatamente verso la punta superiore dell’amuleto.
Un moderato consumo di cibi e di bevande alcoliche aiuta al contrario la concentrazione e il potenziamento della mente, in maniera graduale si rafforza anche il corpo che non è costretto ad assumere eccesso di cibo, oltretutto anche dannoso per la salute fisica.
Bisogna ricordarsi che ciò che è dannoso per il corpo è dannoso anche per la mente.
Non dimentichiamo le due massime latine che dicono:
“mens sana in corpore sano” (ovvero la mente é sana, quando anche il corpo sta in buona salute) e “in medium stat virus” (ovvero la Virtù sta sempre nel punto di mezzo, che é quello di massimo equilibrio; per cui guardati bene dall’abbracciare soluzioni estremistiche).
Per l’Innamorato la vera Libertà dovrebbe implicare una scelta che rifiuta in blocco ogni tipo di condizionamento culturale per potere riscoprire l’autentico valore del proprio corpo e tutte le potenzialità sopite del proprio cervello.
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