Arcani Maggiori

I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.

L’ Arcano Numero 11 - La Forza della Donzella

Dalle mani candide
e delicate della Donzella
trabocca la Forza
che trattiene la Fiera
e la dispone mansueta
ai suoi piedi.

Bella e di gentile aspetto
col suo tocco soprannaturale
riesce a dare nuova linfa
ai fiori appassiti del bosco;
con la sua grazia e naturalezza di gesti
incanta anche l'uomo più rozzo
e ne ingentilisce l'animo
trasfigurandolo.

Rammenta con la sua postura
un regina che, per essere omaggiata,
non ha bisogno di monili preziosi e
di vesti sfarzose e non necessita
di scorta e di seguito
per essere rispettata.

Quando la incontri
ti inginocchi
come di fronte ad una dea
e, se la sua bellezza te la fa desiderare,
scopri subito che quell'amore
è privo di malizia
e senza peccato.

Il solo sguardo suo
ti emoziona e ti fa vibrare
all'unisono con le sue fibre.

Il suo viso non conosce
il solco delle rughe
e la sua pelle vellutata
non traspira sudore
e dai suoi occhi non stillano lacrime
ed è ancora agli albori dei tempi
nel Paradiso originario
prima che Satana
turbasse l'equilibrio

La Donzella concentra nelle sue mani
i poteri del Mago
e sa fare a meno del suo armamentario
per compiere qualsiasi incantamento.

Il Saggio, evocando il Numero 11,
sa come attingere alla Forza della Donzella
e come placare la fiera aggressiva
che agita lo spirito degli egoisti.

Esegesi del Numero 11: la Donzella che doma il Leone

Arcano Numero 11

Il prato fiorito sembra ricamato con piccoli petali carnosi simili a velluto dai toni iridescenti e tutto intorno è circondato da un’oscura e fitta boscaglia.

Una Donzella, dalla chioma ramata, dagli occhi puri ed innocenti, dai tratti fini e delicati, serena nell’espressione, indossa una tunica bianca che discende fino alle caviglie.

Attorno al collo esile, opalescente, pende una collana formata da undici pentacoli sottili, costituiti da fili d'argento e da un piccolo Amuleto dell'Innamorato tutto d’oro per pendaglio.

La Donzella sta cogliendo alcuni fiori appassiti, che prendono vita, come se la donna stia trasmettendo loro un’energia, una forza frutto della propria dolcezza interiore.

Tutto dà ad intendere che deve possedere dei poteri simili a quelli del Mago, ma può anche fare a meno della bacchetta miracolosa, dato che il suo potere straordinario scaturisce dalle sue stesse mani e fa parte del corpo intero.

Un Leone selvaggio e minaccioso d’improvviso sopraggiunge dalla boscaglia e fa per avventarsi con foga bestiale sulla fragile creatura, per metà inginocchiata sul prato. La Donzella da sola affronta il Leone, senza denotare il minimo spavento. Progressivamente con la forza delle sole mani comincia a chiuderne le fauci pronte a sbranarla, dimostrando di possedere una forza erculea nascosta ed insospettata.

La Donzella con il solo tocco delle mani nude riesce a domare la violenza del Leone. Lo ammansisce, facendolo uscire dalla propria condizione puramente istintuale e gli trasmette la propria ragionevolezza. Nello stesso tempo la Donzella dà l’impressione di sapersi impossessare di quelle energie primitive, di assimilarle in sé, di trasformarle entro il suo proprio corpo, che pare esserne pregno.

L’energia bruta, incontrollata dell’animale, pare scorrerle attraverso le mani e diventare linfa del suo sangue, fino ad illuminarle di più il viso.



La collana della Donzella, formata da 11 pentacoli superiori e da un aureo Amuleto dell'Innamorato sottostante, illustra visivamente quale sia la vera natura della Forza che scaturisce direttamente dalla capacità di captare l’energia, profonda e quieta della Quintessenza, sparsa negli undici pentacoli e dal riuscire a convogliare tale energia direttamente nell'Amuleto dell’Innamorato.

5 + 6 = 11: questo indica la Collana della Donzella che è l'espressione tangibile della Forza superiore che nasce dalla Quintessenza e si trasferisce nell'Innamorato, lo fa uscire dalla stasi, ne mette in moto tutte le energie più sopite e nascoste e questo conferisce appunto alla Donzella quella caratteristica unica che riesce a coniugare dinamico movimento e granitica indistruttibile staticità.

La Donzella è doppiamente attiva e possiede grandi poteri magici, riesce a dominare ogni situazione difficile che deve affrontare; il suo corpo emana una “forza psichica” che é superiore alla “forza fisica”, muscolare e corporea. Tranquilla e padrona di sé, riesce a controllare le proprie emozioni e a dominare la paura che prenderebbe il sopravvento su qualsiasi persona normale incapace di resistere alla violenza e brutalità della forza animalesca.

La Donzella tiene a bada un Leone che tenta di sbranarla, bloccandone le fauci con la Forza che le sue mani trasmettono.

La Donzella è capace di incanalare la propria energia interiore nelle mani che possono persino guarire dalle malattie, sanare ferite, compiere gli stessi prodigi del Mago, in virtù di un’ evoluzione intellettuale che dimostra di avere superato lo stadio della fase puramente istintuale che è propria dell'animale.

1 > 1 = 11

Dalla cabala si evince che la natura del numero Undici va sempre riportata a quella del numero Uno, ripetuto due volte, come se i poteri, del Mago fossero raddoppiati . Il nuovo Mago riesce a fare a meno del proprio corredo magico e condensa tutti i poteri nel proprio corpo.

1 + 10 = 11

La Forza scaturisce direttamente dal Mago, che, passando attraverso l’esperienza del primo ciclo dei Numeri, ha acquisito consapevolezza e può andare incontro alla Ruota del Divenire senza sentirsi intimidito dalla sua imprevedibilità.

La Forza consente al Mago, novello Edipo, di potersi approssimare all’enigmatica Sfinge senza paura e di risolvere l’Enigma che propone ai passanti; dunque la Forza della Donzella è indispensabile per dare una risposta ai grandi quesiti esistenziali.

2 + 9 = 11

La profondità spirituale della Donzella che doma il Leone eguaglia la Luce dell’Eremita che fa sue le conoscenze possedute dalla Vestale. La Forza dunque è anche conoscenza e scaturisce dalla sapienza che tutti noi andiamo acquisendo giorno nel corso del nostro faticoso cammino.

3 + 8 = 11

La Forza è generata direttamente dall’Equilibrio ed è riconducibile pure alla Dea del Cielo, unica creatura mitica in grado di dare alla luce una creatura straordinaria. La Donzella è il frutto di una autogenesi che sviluppa il proprio equilibrio interiore.

Solamente la Forza consente di far nascere il regno utopico della Giustizia. Si tratta di una proposizione che conferma la necessità di una grande rivoluzione dei valori per instaurare una vera Giustizia. Una semplice rivolta o una rivoluzione politica dunque non basta, perché l’uomo deve cambiare interiormente.

4 + 7 = 11

La piena Forza interiore utilizza le 4 Virtù Ermetiche personificate dall'Imperatore : il sapere di sapere, il sapere osare, il sapere volere, il sapere tacere. Questo indica che la Forza non è una pura astrazione concettuale, una forza solo spirituale, ma che il suo campo si azione si esercita sulla realtà e sulle cose. Nello stesso tempo la Forza può essere d'aiuto e vittoriosa al pari del Carro ed è patrimonio riservato ai puri di spirito che hanno riscoperto la fonte originaria della vita e la sua energia infinita.

5 + 6 = 11

La Quintessenza di questa Forza sta nella capacità di far propria la stasi dell’Innamorato, di uscire fuori dal vicolo cieco di due percorsi obbligati, di superare le contraddizioni, di volgere la passività in azione costruttiva. Sia la Quintessenza che l’Innamorato sono come cristallizzati, immobili, incapaci di evolversi.

Ebbene la Forza è in grado di capovolgere il loro essere ed il loro rapporto reciproco; è in grado di mettere in moto un processo doppiamente magico, che è proiezione e sdoppiamento del Numero 1, che rimette in moto il secondo ciclo dei Tarocchi.

La Forza partecipa della proprietà della Quintessenza, ovvero é latente e deve essere lasciata libera di emergere; tale energia ‘occulta’ agisce su ogni forma di attesa, di esitazione, di dubbio; risolve ogni situazione conflittuale, tormentata ed angosciante; indica una soluzione certa e il giusto cammino da seguire in ogni situazione che richiede coraggio, fermezza e prontezza, perché la Forza intuisce all’istante la natura dell’ostacolo che ha di fronte e va diretto al sodo.

11 = 1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11 = 66 = 6 + 6 = 12

L’ equivalenza cabalistica relaziona il numero Undici con il successivo: il Dodici. Questo chiarisce un ulteriore importantissimo significato della Forza: ad essa si giunge lentamente e faticosamente, per mezzo di piccoli passi e di grandi rinunce e sacrifici; il suo possesso non é automatico e scontato.

Nessun altro, al di fuori di noi stessi, ci può garantirne l’acquisizione totale. In altre parole, nessuno ti può insegnare a possedere la Forza, come si può insegnare “qualsiasi altra cosa”, che si può apprendere attraverso le parole di un altro.

Nell’Occulto le parole non servono e l’apprendistato é rigorosamente personale. Dunque la vera Forza sta dentro di noi e nessuno ce la può dare, o trasmettere. Inoltre va detto che per mezzo della Forza possiamo tramutare la volontà di possesso in una rinuncia ad ogni bene terreno ed aspirare al massimo sacrificio di cui l’Appeso è il simbolo vivente. Possiamo osservare che la Forza viene relazionata per ben due volte alla ‘valenza’ del numero Sei, in quanto riesce a incanalare tutta l’energia accumulata dal conflitto interiore dell’Innamorato, e a trasfigurarla in un vero atto d’Amore per il prossimo, rappresentato dalla voglia di immolarsi dell’Appeso che rivendica per sé una diversità contro l’appiattimento delle coscienze. La Forza ci consente di descrivere il Mondo in maniera originale, di uscire fuori dalla logica del Popolo degli Scriventi, di compiere quella rivoluzione culturale di cui i Tarocchi sono forse l’espressione più condensata ed ermetica, di scoprire il senso oscuro delle cose.

Questa Forza è stata conferita ad una creatura femminile, per evitare che essa potesse diventare l’attributo di una virilità aggressiva e violenta.

La Donzella rovescia dal suo trono l’Imperatore ed instaura una nuova legge, fonda una nuova comunità di liberi ed uguali, senza bandiere sovrane, senza soldati, senza sacerdoti.

L’Utopia del Regno della Giustizia si concretizza solamente quando la Donzella fonda il suo Regno e sparge le sue messi: la grazia, l’eleganza, l’aristocrazia del gesto, la sensibilità, la diversità, l’inventiva, il gusto pacato ed equilibrato.

La Donzella è la Donna senza peccato agli albori della specie, la Eva dell’Eden originario, oggi scomparso.

Se il quarto Arcano del primo ciclo, l’Imperatore è incentrato sulla Forza che sta alle fondamenta del Potere ed allude all’energia che unisce i 4 Elementi fondamentali; il quarto Arcano del secondo ciclo, la Donzella indica una forza interiore che non traspare e che posseggono solo gli eletti, i puri di spirito, gli iniziati.

 

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