I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.
Capace di oscurare le Stelle,
la Luna è il sole della notte
che accende sogni
che illuminano come falò
il sonno delle creature.
Silenziosa la Luna
ascolta i pensamenti degli umani
e svela la maligna coscienza
che tradisce la propria ansia
e comincia a fremere
di fronte alle insidie che possono essere nascoste
nelle torri degli Alchimisti,
o nello specchio oscuro di una palude,
che ospita nemici invisibili,
mentre un lupo ulula
sulle soglie del bosco vicino
e pare essere la Voce dell'astro
che ci scruta dentro.
Avvolti dal corpo lunare,
i contorni delle cose diventano eterei,
paiono senza peso;
in un paesaggio senza spessore
anche il tempo fluisce stanco
con la stessa andatura dell'astro
la cui luce argentea, priva
del calore e del colore del fuoco,
sembra fatta di acqua e di aria.
Tutto volteggia
in un'atmosfera onirica ed irreale
dove le particelle sono sonnolente e glaciali
e le creature sottostanti
sono come ipnotizzate
da quella lattea enigmatica
rotondità variabile
dai tratti ironici e sorridenti.
18 bulbi opalescenti,
corpuscoli figli della Luna,
galleggiano come morbido vetro
soffiato nell'aere
e fortificano l'incantamento.
A momenti assumono i tratti della Pietra filosofale,
a volte si trasformano in pioggia finissima,
altre volte paiono i semi dispersi della vita
pronti a fecondare il suolo
che riceve dubbioso l'omaggio del cielo,
parto della Luna
che marca le vicende degli umani,
storditi ed ammaliati
dal soporifero flusso astrale.
O fratello
non temere la Luna
che protegge la fuga dei Catari
dai loro instancabili persecutori.
La Luna quasi piena illumina con i suoi raggi il vasto pianoro, qua e là un poco ondulato, e la sua luce argentina non dà più modo di distinguere le stelle.
La lattea circonferenza imperfetta forma un viso femminile pallido, un poco sorridente e alquanto enigmatico. L’astro appare tranquillo e dà la sensazione, perché da poco spuntato, di essere più prossimo alla terra, di osservare le vicende del Mondo con una certa curiosità tipica delle donne; ma, quando sale alto in cielo, trasferisce su tutto una certa glacialità ed indifferenza.
Questo suo cambiamento di carattere e di umore nel giro di poche ore è dimostrato dalla variabilità della sua forma in cielo e ciò ovviamente si riflette sulle persone dal carattere fragile, insicuro, comunemente chiamate ‘lunatiche’, il cui comportamento sfugge ad ogni tipo di catalogazione certa, nello stesso modo che la Luna rimane abbastanza indefinita ed impenetrabile nella sua essenza.
Tutto quello che la Luna concede è una luce non sua, ricevuta dal Sole, diffusa, abbastanza fredda ed artificiale, che confonde le ombre con i corpi, e che pare essere fatta di acqua e di aria ed ha perso il calore e il colore del fuoco e non fa risaltare la densità terrena dei corpi, che paiono immateriali.
Sa creare la Luna un’atmosfera onirica, irreale, e dà l’impressione di vegliare sui sogni delle creature e di proiettarle in un’altra dimensione. Infatti i contorni delle cose paiono avere smarrito la loro sostanza per diventare eterei.
Muoversi nel paesaggio illuminato dalla Luna dà una sensazione di bene stare, alternata ad un’ansia passeggera e momenti di nervosismo. Chiunque resta ammaliato dalla luce lunare e poi prova la voglia di allontanarsene. Ci si sente senza peso, in un paesaggio senza spessore. Il tempo anche fluisce molto lentamente con la stessa sonnolenza con cui si muove il nostro corpo.
Improvvisamente l’astro rinnega la propria indifferenza e torna a farsi sensibile e pietoso, a versare lacrime sulle umane sorti.
Particelle di nebbiolina finissima, lasciate cadere dall’astro d’argento, si condensano in virtù dell’aria fresca della notte e formano come una pioggerellina finissima, lieve, impalpabile.
Il processo di aggregazione dà vita a 18 bulbi opalescenti che galleggiano nell’aria come bolle di sapone e paiono morbido vetro incandescente soffiato nell’aere. I 18 corpi fluttuanti prendono a salire verso il cielo, omaggiando la Luna, che sembra volersi riprendere avaramente il frutto del proprio corpo che non intende dare a nessuno.
Poggiata con il mento nel bel mezzo di due colline, la faccia ironica della Luna pare invitarci a raggiungerla.
Per arrivare fino a lei bisogna percorrere un sentiero stretto e sinuoso, che sale in fondo alla valle, alla quale si può accedere solo dopo avere superato una grande palude melmosa, abitata da rospi invisibili che gracidano sotto il fogliame, il quale può nascondere altri animali.
Le insidie ignote della palude possono essere di qualsiasi natura e i nemici invisibili sono i più pericolosi.
Ugualmente ci si avventura nelle acque limacciose e scure. Si sente che bisogna affrontare l’ignoto, che non ci si può arrestare per lo spavento, che non ci si può lasciar contagiare dalla sonnolente atmosfera lunare.
Solo ricorrendo alle proprie doti mentali si riesce a bloccare l’ansia e la disperazione che ci possono sopraffare.
Quando si sta per uscire dalla palude, un enorme crostaceo, presumibilmente un granchio ci para la strada, rinnovando i nostri timori. Vincendo la repulsione, non si pensa neppure di aggirare l’ostacolo. Bisogna poggiare il piede su quella dura corazza e servirsi dell’animale come un solido punto d’appoggio per uscire fuori da quelle infide acque.
Frattanto si avverte che le proprie tenere carni sono sottoposte al tormento e al fastidio degli insetti e che ad ogni puntura si sta perdendo una goccia del proprio sangue
Per darsi un certo sollievo bisogna pensare di essere ricoperti dal guscio impenetrabile del granchio.
Due animali sorvegliano l’imbocco del sentiero e volendo possono bloccare qualunque viandante.
Uno assomiglia ad un famelico lupo, l’altro, dal pelo chiaro ad un cane pastore.
Ulula l’uno, guaisce l’altro. Entrambi nervosi.
Ogni tanto osservano la Luna ed vanno su e giù, come belve in gabbia, incapaci di sottrarsi all’influenza dell’astro che li ha come ipnotizzati.
E’ evidente che ogni presenza estranea non può certo passare inosservata al loro fiuto, anche se il loro sguardo inquieto non sa distaccarsi dal magnetico ed ambiguo sorriso della Luna, certo rallegrata di avere ai suoi piedi due Cerberi, pronti a difenderla.
Non bisogna pensare neppure all’ipotesi di essere sbranati. E neppure è opportuno ricorrere ad un bastone di fortuna per affrontarli e battersi con loro.
Bisogna concentrarsi più forte conferendo alle proprie carni la robustezza del guscio millenario e alle proprie mani la forza che ha consentito alla Donzella di domare il Leone.
I due animali neanche si fanno incontro, ci ignorano e passiamo indenni.
Prossime alla sommità della collina si ergono due torri, identiche che hanno più l’aria di essere prigioni, che confortevoli ostelli.
Bisogna proseguire senza fermarsi.
Bisogna fortificare l’ intelletto esaminando dal punto di vista della Cabala i 18 corpuscoli lunari,
18 = 9 > 2
18 = 9 + 9
18 = 1 + 8 = 9
e poi giungere alla conclusione che il fascino misterioso della Luna sta nascosto nella doppia natura della sua luce e che solo disponendo di una grande luce interiore si può evitare di essere ammaliati dalla luce indiretta dell’astro.
Dunque dobbiamo sperimentare di persona che solo colui che dispone di un grande equilibrio può produrre una luce spirituale capace di resistere all’incantesimo magico prodotto dalla luna .
La Cabala ci consente di non smarrirsi di fronte alla Luna e di camminare serenamente incontro all’alba ristoratrice.
1 > 8 = 18
L’Arcano della Luna vede l’incontro del Numero 1 col Numero 8 e scaturisce dalla disposizione dell’energia originaria del Mago in una condizione di massimo Equilibrio, di cui la Luna è per un verso l’interprete sul piano cosmico.
L’Arcano denominato “La Luna” ritrae l’astro nella fase di maggior splendore, essa irradia sulla Terra una bianca luce che rischiara un paesaggio non del tutto rassicurante che lascia intravedere diversi ostacoli e pericoli, visibili ed invisibili, da torri non ben identificate, a paludi che nascondono varie insidie, a cani e lupi minacciosi e impervi sentieri che attraversano tutto questo scenario oscuro e per nulla rassicurante.
L’Arcano sottolinea l’interazione profonda esistente tra l’astro Luna e il pianeta sottostante Terra, tanto che la dimensione Mondo è data dalla somma Luna + Terra e che la Terra è tale solo in virtù degli influssi lunari che essa riceve.
Gli influssi negativi della Luna sono: nevrastenia, tristezza, solitudine, malattie, fanatismo, falsità, insicurezza, apparenze ingannatrici, la falsa via, il furto commesso da servitori o parenti prossimi, le illusioni, gli inganni, le trappole, il ricatto, lo smarrimento.
In astrologia la Luna, in analogia con il suo ruolo di astro freddo, che non brilla di luce propria ma che riflette la luce solare, rappresenta il versante passivo delle cose, la notte, l’umidità, l’inconscio, l’immaginazione, il sogno, la donna e tutto ciò che è instabile, transitorio ed influenzabile.
Astro che cresce, decresce e scompare la Luna è un simbolo dei ritmi biologici, essa controlla il divenire ciclico dell’acqua, la fertilità del donna e del suolo. Ed è proprio dal suo ruolo concreto che dobbiamo partire per analizzare questo Arcano che ha un suo fascino ambiguo e che mette in moto i meccanismi del nostro Inconscio.
Le Stelle sono nel cosmo, ma sono lontane, esse ci rammentano che ci sono altri Mondi possibili diversi dal nostro, dove le combinazioni della vita hanno forse potuto utilizzare elementi differenti da quelli che hanno operato qui sulla Terra.
La Luna invece è molto prossima a noi, fa parte del nostro Mondo, influisce sulle maree ed insieme al vento permette al mare di respirare, di essere vivo.
Consideriamo alcuni fatti noti, ma trascurati e sottovalutati, riguardanti il ruolo che la Luna svolge sul ciclo mestruale femminile e sulla nascita delle piante. Possiamo ipotizzare un ruolo benefico più ampio anche sull’orologio biologico umano e sul processo di invecchiamento della cellula.
Secondo un pregiudizio popolare, ampiamente condiviso da molti si ritiene che esporsi alla luce lunare faccia male. Ma considerando che le credenze sono quasi sempre infondate, frutto di superstizione e di ignoranza, consideriamo anche dell’Arcano della Luna la sua valenza positiva. Confortati del resto da alcune antichissime credenze cinesi che assimilano la Luna alla coppa che contiene la bevanda di immortalità. Sempre i Cinesi assimilano la Luna alla lepre che pesta gli ingredienti che servono per preparare l’elisir di vita. Ancora i Cinesi traggono dalla Luna la rugiada che possiede le stesse virtù dell’elisir. La dietetica taoista consiglia di bere la rugiada feconda. Possiamo dunque concludere che la Luna ha un influsso benefico sull’uomo, anche se ce lo siamo dimenticato.
ponte sotto l'influsso della luce lunare
18=1+2+3+4+5+6+7+8+9+10+11+12+13+14+15+16+17+18=171=1+7+1=9
La Natura del Numero 18 può essere intesa meglio frazionandolo ed analizzando i quattro Numeri ottenuti: le ‘valenze’ 1,7,1 e il ‘riflesso 9. La luce della Luna è preziosa al pari della lanterna dell’Eremita. Essa rischiara notti altrimenti oscure in misura variabile e mostra nemici minacciosi che non saremmo in grado di vedere e affrontare. L’astro è in grado, al pari del Mago, di compiere prodigi ripetuti che conferiscono alle cose una segreta ma indiscutibile armonia.
1 + 17 = 18
La cabala conferma che la Luna é un astro del firmamento che esercita sulle persone un influsso primario. Più prossima di ogni altra stella la Luna ha i poteri magici propri del Numero 1 ed essa può confezionarci un elisir di lunga vita.
2 + 16 = 18
La Luna, sul versante natura, svolge lo stesso ruolo della Torre e del Tempio della Conoscenza. Ci avvicina di più alle Stelle e al loro enigma e guarda con occhi benevoli le trasformazioni care agli Alchimisti. Inoltre la Luna può insegnarci molte cose, può spiegare tanti misteri, ma le sue verità sono scritte sul Libro della Natura.
3 + 15 = 18
La Luce riflessa dalla Luna non fa nascere creature diaboliche e mostruose dalle femmine gravide, come sostengono certe superstizioni; bensì fa riaffiorare il Diavolo che è nascosto nelle persone malvagie le quali hanno paura della Luna come di uno specchio che riflette la loro vera immagine.
4 + 14 = 18
Non è vero che la Luna può vanificare le operazioni dell’Alchimista e confondere anche chi possiede le quattro Virtù Ermetiche. La Luna agisce sulle combinazioni dei 4 Elementi fondamentali e compie metamorfosi sul denso e sul sottile come l’Alchimista.
5 + 13 = 18
Non è vero che l’energia luminosa emessa dalla Luna provoca la lenta agonia della ‘Quintessenza’. Secondo una diffusa ma infondata credenza popolare si sostiene non é bene esporsi molto ai raggi lunari. Al contrario la Luna interviene ritardando la Morte corporea dando vigore alla Quintessenza che è in noi.
6 + 12 = 18
La luce lunare guarda e accompagna con particolare partecipazione la vicenda sentimentale dell’Innamorato, non resta indifferente ai suoi sospiri amorosi e influisce sul suo umore, sulla chimica del suo desiderio e agisce positivamente sulle sue decisioni, orientandole. Nello stesso tempo segue con commozione le sorti dell’Appeso che sacrifica se stesso in nome degli alti ideali che è chiamato a difendere. Il destino dell’Appeso gli sta a cuore al pari della scelta dell’Innamorato perché entrambi stanno patendo e soffrendo.
7 + 11 = 18
La Luce della Luna trasferisce in noi la Forza della Donzella e tende a suscitare armonie che non sono illusorie solo perché non trovano un apparente riscontro nella realtà. L’atmosfera creata dalla Luna, così ricca di fascino, così attraente è naturale che ci seduca come qualsiasi altro spettacolo della natura.
E’ l’Inconscio collettivo che ha paura di lei, che ha alimentato le leggende che ce la dipingono negativamente.
8 + 10 = 18
La Luna contribuisce all’equilibrio del sistema Mondo in modo determinante con la sua indispensabile presenza che è altrettanto necessaria come quella del Sole. Essa può imprimere alla Ruota del Divenire quel cambiamento necessario alla nostra vita.
9 + 9 = 18
La Luce della Luna è doppia, come la Luce dell’Eremita di notte ci fa vedere dove mettiamo i piedi e ci mostra le insidie che possiamo incontrare; inoltre illumina la nostra coscienza e ci mostra quello che siamo. Per questo di solito inconsciamente si sfugge al chiarore lunare.
1 + 7+10
2 + 7 + 9
3 + 7 + 8
4 + 7 + 7
5 + 7 + 6
6 + 7 + 5
7 + 7 + 4
8 + 7 + 3
9 + 7 + 2
10 +7 + 1
Ancora una considerazione, suggerita dalla cabala. Il Numero 18 può essere ottenuto dalle suddette combinazioni di tre Numeri:
ove la prima serie é costituita dai primi dieci numeri in ordine crescente; la seconda, dal Numero 7 ripetuto 10 volte, la terza, dai primi dieci numeri posti in ordine decrescente. Sommando i numeri che compongono rispettivamente la prima, la seconda e la terza serie, avremo i numeri 55, 70 e 55, che ridotti danno nuovamente le ‘valenze’ 1, 7, 1, che avevamo già ottenuto sottoponendo il Numero 18 ad un processo di riduzione cabalistica.
La Luna attrae doppiamente col suo magnetismo i primi dieci Numeri in posizione invertita e li fonde insieme, in virtù della sua Luce dal grande fascino, dando vita ad una combinazione che é sempre riconducibile alla natura del Numero 18 in cui la Luna si specchia.
1 - 7 - 10
10 - 7 - 1
Il Mago chiede di conoscere il proprio destino già scritto nella Ruota governata dalla Sfinge, sulla quale pesa la presenza oscura del Folle; l’enigmatica Ruota attrae la curiosità del Mago, ma si sottrae ad ogni tipo di decifrazione. La corrente a doppio senso: d’attrazione e repulsione reciproca é appunto uno dei molteplici volti della Luna, Arcano che l’Inconscio teme più di tutti.
2 - 7 - 9
9 - 7 - 2
La Vestale custodisce e non é disposta a rivelare quello che l’Eremita sta cercando, l’Eremita, prima o poi, accede al Tempio della Conoscenza e si accorge di essere stato ingannato, perché nel suo Inconscio già sta tutto quello che ha cercato con tanta fatica di rivelare; anche la Vestale guarda all’Eremita con una certa invidia ed interesse, perché lui é capace di ‘vedere’ senza avere letto nulla sui Libri di cui lei é la custode. L’Inconscio, che non vuole farsi rischiarare dalla Luna, avvicina ed allontana l’Eremita dalla Vestale.
3 - 7 - 8
8 - 7 - 3
La Dea dovrà dare alla luce il Figlio delle Stelle, dal quale nasceranno le basi per la fondazione del Nuovo Mondo( 3 x 7 = 21 ); il Regno fittizio della Giustizia umana, sentendosi minacciato, farà di tutto per consentire ai vecchi equilibri di permanere. L’Inconscio osserva gli eventi preoccupato e nasconde la propria Natura demoniaca.
4 - 7 - 7
7 - 7 - 4
I 4 Elementi fondamentali della vita per 2 volte sono posti accanto all’armonia del Numero 7. E’ un segno che la Luna esercita influssi benigni. Inoltre la Luna può farci ascoltare la Voce degli Dei, ma l’Inconscio, sempre vigile, oscura la comunicazione con il suo Silenzio pieno di Nulla.
5 - 7 - 6
6 - 7 - 5
La Quintessenza dovrebbe potersi muovere liberamente, invece rimane prigioniera di un meccanismo perverso, di cui anche l’Innamorato é schiavo. L’atmosfera onirica e sonnolenta di cui la Luna è madre fa emergere l’Inconscio, volendo o no, lo fa levitare, ce lo illumina ed è per questo che l’Inconscio teme il chiarore lunare.
L’Inconscio é assimilabile ad un Silenzio pieno di Nulla, ad una Voce che si nasconde e che crea delle barriere per non essere individuata.
L’Inconscio é un meccanismo psichico perverso e sottile preposto al controllo della coscienza. Quello che sa non lo dirà mai, tenderà a tenerlo nascosto con tutti i suoi possibili mezzi a disposizione.
Svelare l’Inconscio equivale a risolvere l’enigma della Sfinge, a spalancare le Porte del Tempio della Conoscenza.
L’Inconscio é possente come il Diavolo e le sue potenze sono le forze del Male, che si camuffano sotto le mentite spoglie del Bene.
L’Inconscio conosce il programma originario e tiene prigioniere le energie sottili che non possono liberarsi definitivamente dalla materia.
L’Inconscio é frutto di un progetto originario, l’Antagonista, che vuole dominare come Dio sul Mondo degli Dei.
I Tarocchi, nati quale benefica emanazione degli Dei verso gli uomini, sono uno strumento di Conoscenza dell’Inconscio e quindi un mezzo di redenzione per ogni creatura che voglia liberarsi dalla schiavitù dell’Inconscio.
L’Inconscio sovrintende, osserva, illumina, ma non si lascia illuminare, può trascinare le anime negli abissi del Male, assumere le fattezze più strane, compiere tutte le metamorfosi possibili, conoscere i segreti del nostro cuore, confondersi nei nostri pensieri, apparire e scomparire, ingrandirsi e rimpicciolirsi, rinascere dall’Abisso come lo Zero, confondersi nello splendore delle Chiese che adorano un unico Dio, confondere la fede con la superstizione e l’intolleranza, il delitto con il dovere, prolungare la vita dei suoi devoti ed obbedienti sacerdoti, ostacolare la marcia di tutti i Maghi che lo hanno incontrato sulla via di Damasco e non lo hanno scambiato per il loro Signore.
Se il quarto Arcano del primo ciclo, l’Imperatore è incentrato sulla forza che unisce i 4 Elementi fondamentali; se il quarto Arcano del secondo ciclo, la Donzella indica la forza interiore che non traspare e che tutti posseggono; il quarto Arcano del terzo ciclo la Luna descrive la forza universale che tiene uniti gli astri tutti sul piano cosmico e nello specifico il legame che mette la Luna a diretto contatto con la Terra che le consente di trasferire la sua forza sulla natura, sulla marea, sugli uomini e le loro emozioni.
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