I 22 Arcani Maggiori dei Tarocchi. Significato psicologico, Interpretazione e Significato.
La comunità perseguitata dei Catari
sussurrava sottovoce:
"La sua Spada provoca vortici d'Aria
capaci d’annientare qualunque nemico.
La sua Coppa contiene un'Acqua miracolosa
che riesce a sanare qualsiasi malattia.
La sua aurea Moneta è in grado di captare
altro Oro nascosto sotto la Terra.
La sua magica asticella di Legno di noce
fa levitare il suo corpo,
aèreo come una Fiamma di alchimista
perché il suo incantamento
fa vibrare l'essenza
dei quattro elementi fondamentali della Vita"
E i ragazzi favoleggiavano
che il Mago ascoltava la Voce dei boschi
e poteva colorarsi di verde scorza
e fondersi con la zolla
e che anche sapeva rimescolarsi alle nubi
di rosa maculate
per rinverdire di pioggia l'arido suolo.
Solo qualche audace
osava affermare, sfidando
le spie dell'Inquisizione,
che lo sperma cosmico
contenuto nella bacchetta del Mago
aveva sprigionato tutte le creature,
figlie del Numero 1.
E, per esorcizzare i malefici Roghi,
si celebravano Riti
per pochi iniziati,
e le idee dei Catari,
imbavagliate e temute,
venivano travasate in tavolette colorate,
assomiglianti a semplici carte da gioco,
per essere trasmesse di padre in figlio
e caricarsi dell'energia di coloro che le toccavano.
Fu così che la nascita del Mondo,
progetto collettivo di tutti gli Dei,
venne ricondotta alla vitalità portentosa
dell' abile prestigiatore
che sapeva incantare i villani con le sue meraviglie
e produrre effetti paragonabili
alla generazione delle Cose.
Il Mago scaturisce dal nulla, d’improvviso, insieme a tutto il complesso corredo d’illusionista. Come i funghi che si alimentano dell’ humus del bosco e spuntano dalla terra dopo una pioggia abbondante. Prende vita da un vortice radiante, che non sparisce del tutto, ma gli resta accanto, sospeso in aria, sotto forma del simbolo numerico dell’infinito, dorato e luminoso, che soltanto un attento osservatore riesce a scorgere, perché a tratti si confonde con le falde del suo stravagante copricapo luminescente, capace di sprigionare gli effetti più sorprendenti.
Attorno al Mago aleggia un’ aureola indecifrabile e talora invisibile, emanazione del vorticoso Caos, dal quale tutti gli Dei hanno avuto origine.
Il Mago è in piedi dietro il suo tavolo per fornire, al momento opportuno, i segni tangibili delle sue grandi facoltà. Dispone accuratamente la spada nel mezzo, poi da un lato colloca un bisante d’oro e dall’altro un calice di cristallo. Con la mano destra prende a sfiorare il nobile metallo come per assimilarne tutto il prezioso flusso energetico, con quella sinistra impugna la magica bacchetta, fatta di legno di noce, con l’evidente intenzione di captare le innumerevoli forze esterne presenti attorno a lui, per convogliarle poi dentro la coppa, sotto forma di un unguento miracoloso.
La sua bacchetta ha la forma caratteristica del Numero 1 e termina in alto con una specie di magica elica che può ruotare vorticosamente e sollevare in aria il corpo del Mago e trasportarlo ove desideri.
Il potere del Mago di agire sulle cose e di trasformarle è collegato alla natura del Numero 1, padre generatore di tutti i numeri possibili. Per questo motivo la sua bacchetta, nella parte superiore è, per così dire, istoriata dalla prima serie dei dieci numeri, fusi in oro zecchino e applicati in ordine crescente: 1, 2, 3 , 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10.
Gli occhi sono azzurri, il volto regolare e gioviale, la capigliatura bionda e ricciuta, il sorriso spontaneo, il portamento eretto. Nell’insieme denota spirito d’iniziativa, pare soddisfatto e sul punto di realizzare una delle sue illusioni.
Il Mago si sente come il punto geometrico, generatore di tutte le forme, pronto a muoversi nello spazio infinito senza alcuna limitazione. Avverte il fremito dello sperma cosmico contenuto nella sua bacchetta ed è consapevole che, in virtù di quel fluido interiore, può realizzare qualunque progetto.
Il primo Arcano raffigura il Mago, colui che è in grado manipolare le Forze primarie insite nei 4 Elementi fondamentali della vita: il Fuoco, la Terra, l’Aria e l’Acqua, simboleggiati rispettivamente dal Bastone, dall’Oro, dalla Spada e dalla Coppa.
Ovviamente il Mago è colui che dà inizio al gioco della vita, al processo organizzativo delle cose, il punto di riferimento iniziale per tutti.
Estroverso, attivo, giovane, sorridente, convincente il Mago possiede una forza positiva, creativa ed esplorativa capace di produrre grandi trasformazioni.
Essendo estremamente abile può illudere la vista e la coscienza dei più deboli e degli ingenui. Essendo trasformista ed illusionista può anche ingannare e servirsi dei suoi poteri per obiettivi oscuri, per ottenere vantaggi materiali e per dominare gli altri.
Dotato di grandi capacità intuitive, legge nel cuore delle creature e dimostra anche di possedere un innato talento artistico e una buona dose di poteri non comuni, come la preveggenza.
La sapienza del Mago é nel suo complesso innata, nel senso che nessuno gli ha insegnato nulla. Autodidatta é fiero di sé, al punto da considerare tutti gli altri ‘inferiori’.
Volendo potrebbe manipolare le persone facilmente, ma si tratta di una superiorità intellettuale e spirituale che difficilmente sconfina nell’ambizione materiale.
Visibilmente il Mago riassume le 4 Virtù Ermetiche del saggio che sono simbolicamente condensate negli strumenti del suo Potere magico: la bacchetta di legno, la coppa, la spada e la moneta d’oro. Potrebbe essere equiparato a un Demiurgo in grado di manipolare i 4 Elementi fondamentali della vita: l’Aria, l’Acqua, la Terra e il Fuoco. In questo senso é la carta più vicina all’ Assoluto di tutte le altre.
Il Mondo scaturisce dall’unione dei 4 Elementi fondamentali ed è stato organizzato mescolando gli elementi in misura variabile. Il Mago è in grado di riconoscere gli elementi e li sa aggregare tra di loro.
Il Legame che unisce i vari elementi ha in sé qualcosa di magico, di misterioso, di ineffabile. Il Mago conosce molti segreti, ed ostenta sicurezza, accompagnata anche da una certa dose di compiaciuto esibizionismo.
Il Mago è il simbolo vivente dell’organizzazione del Mondo che è opera di Dei: essenze che si sono unite per aggregare un prodotto complesso, detto impropriamente creato, che va inteso invece come organizzato.
La strutturazione del Mondo non è casuale, ma consensuale, ovvero frutto di una libero atto voluto. I 4 Elementi fondamentali hanno partecipato attivamente ai Legami primordiali ai quali hanno contribuito i vari Dei che si sono spontaneamente uniti per dare vita ad un progetto collettivo: il Mondo.
Il Mago “sa di Sapere”, “sa tacere”, “sa osare” e “sa volere”, ma tutto ciò che sa giace seminascosto nel fondo della sua coscienza, per cui deve costruirsi di nuovo, come se partisse da ‘zero’, fortificarsi lo spirito attraverso l’umiltà socratica di chi dice di non Sapere.
Il Mago é il punto di partenza di ogni processo; e al punto d’arrivo - che riesce ad intravedere e conseguire prima degli altri - perviene in maniera autonoma, senza subire i condizionamenti della realtà esterna.
Il Mago possiede una Libertà originaria. Non conosce ancora la Natura del Male, la sua esistenza non é marcata dal Peccato originario, perché esiste prima del Mondo, come principio di se stesso. Nessuno lo ha progettato, é lui l’artefice del suo mondo interiore.
Sotto il profilo ‘tipologico’ il Mago personifica una unicità non ancora ben differenziata, per cui partecipa in ugual misura delle caratteristiche sessuali maschili e femminili. L’androgino puro rappresenta l’aspirazione del saggio che desidera liberarsi dei vincoli carnali. Questo non implica per il Mago una qualche forma di astinenza sessuale, anzi il suo corpo é pieno di energia creativa e lo “sperma cosmico” può essere liberato da un momento all’altro.
Capace di trovare una forma di conciliazione dei contrasti emergenti, il Mago é proteso a costruire il suo futuro con ottimismo e spirito di avventura.
Ama rischiare, non disdegna di affrontare il pericolo e di aiutare gli altri che sono in difficoltà. Agisce in maniera istintiva e a volte é troppo impulsivo. Indubbiamente gli piace mettersi in mostra ed essere il centro dell’attenzione di tutti. L’esibizionismo fa parte del suo carattere perché, per indole, non é abituato a nascondersi.
Affabile e sincero, vuole il dialogo e cerca di agevolare sempre ogni tipo di comunicazione.
Posto in un contesto ostile e ‘negativo’ perde le sue positività e si accentuano i fattori individualistici, illusori e magici. Questa particolare situazione tende pericolosamente ad isolarlo, a porlo in contrasto con il Mondo e con le regole comunemente accettate da tutti.
Portato a trasformare la cose grazie ai suoi poteri soprannaturali, evidentemente si troverà a suo agio nel proporre audaci riforme, ardite rivoluzioni, sovvertimenti delle norme sociali e morali.
La sua mente elastica non accetta imposizioni dall’esterno, qualunque sia la loro natura: politica o religiosa, etica od ideologica. Pertanto il suo temperamento lo porta a lottare per un Mondo sempre più giusto, in sintonia con i grandi ideali e principi dai quali si sente animato.
1 = 1
L’equivalenza cabalistica dice che il Numero 1 é l’unico numero che equivale a se stesso, che deve tutto a se stesso, che non condivide la sua natura con altri.
Il Mago nella sua unicità è solo con se stesso, centro propulsore del suo mondo interiore. Gli strumenti del suo potere gli servono per organizzare un Mondo, per uscire dal suo isolamento, che altrimenti lo paralizzerebbe in una spirale senza fine.
Il primo Arcano dei Tarocchi è la figura centrale, nobile, che ispira l’intero processo di aggregazione del Mondo, che è un’emanazione degli Dei, dell’essenze originarie.
Il Mondo non è stato creato, perché “nulla si crea e nulla si distrugge, ma tutto si trasforma”, secondo un principio che era ben noto agli alchimisti.
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